Il giorno Sabato 8/5 alle ore 9.30 mi sono recata dal parrucchiere Ultraviolet per taglio e piega. Mi segue per shampoo, taglio e piega Rachele. Ho chiesto un taglio corto dietro e davanti più lungo, facendo cenno con la mano che dovesse seguire la linea della mandibola (un taglio a caschetto ormai diventato un classico). In allegato le foto del risultato. Voglio precisare che non ho mai chiesto né un taglio particolare né un taglio asimmetrico.
Tornata a casa mi rendo conto che il taglio ha qualcosa che non va, chiamo quindi Sabato sera per chiedere spiegazioni e un incontro, mi risponde la titolare Anna dicendo che mi sarei potuta recare al negozio il Martedì 11/5 mattina così da farmi controllare il taglio da Roberto (l’altro proprietario) o da lei.
Martedì alle 16.00 mi presento, la titolare Anna mi fa accomodare e mi chiede di attendere il titolare Roberto che sarebbe arrivato. Il signor Roberto arriva e senza proferire parola inizia a guardarmi i capelli con un pettine in mano. Mostro le irregolarità del taglio in tutte le sue parti, sottolineando il fatto di non aver mai richiesto un taglio simile, e che in aggiunta l’effetto corto dietro -lungo davanti che avevo richiesto si era perso a causa di queste irregolarità. Il titolare dice “in effetti qualche scalatura è un po’ corta, ma lo sistemiamo”. Poi mi sposta i capelli con le mani, portando quelli dietro in avanti e afferma che “in effetti così il taglio c’è”. A questo punto la situazione cambia di toni: rispondo al proprietario che non volevo mi sistemasse il taglio perché non mi fidavo più. A questa frase il signor Roberto inizia ad adirarsi, ed esclama, cito testualmente: “ ma come non ti fidi, io sono un ca**o di chirurgo a tagliare i capelli!!” e da quel momento in poi, e fino a quando me ne sono andata, ha urlato e utilizzato un linguaggio scurrile. Gli chiedo il perché stesse utilizzando parolacce, non ricevendo giustificazioni, sempre che ce ne fossero per usare tali toni e parole nei confronti di una cliente che, seppur non soddisfatta, non ha mai usato toni o linguaggio offensivi o irrispettosi. Il titolare ha continuato ad urlare rinfacciandomi che non gli stavo dando modo di rimediare e di sistemare la situazione. Ho comunicato al titolare che poteva venirmi incontro rimborsandomi, Il titolare ha urlato: “io non rimborso nessuno!” e ancora “Allora facciamo così io ti sistemo il taglio e poi al massimo se non ti piace ti rimborso!”. Ho insistito sulla mia richiesta di rimborso rappresentando che ormai non mi fidavo. Il titolare, purtroppo, si è sentito offeso senza comprendere lo stato d’animo di una donna che si è affidata alla sua attività chiedendo un taglio sicuramente semplice per un professionista che dovrebbe avere collaboratori adeguati alla sua professionalità.
Il signor Roberto, ancora in modo scortese, poi ha iniziato a fare affermazioni imbarazzanti, nel tentativo di convincermi che in realtà la colpa era la mia, del tenore: “ma come c**o te li sei asciugati tu i capelli” e anche “non è colpa mia se non hai i capelli dritti come una Giapponese”. Lascio a chi legge trarre le proprie valutazioni in merito.
Come se non bastasse l’altra titolare, la signora Anna, dopo essere rimasta impassibile a tutta la scena, passa al contrattacco insinuando il dubbio che prima del taglio incriminato avessi già I capelli scalati in quel modo. Ma certo, una donna che si lamenta del taglio e chiede il rimborso per un danno è una professionista della truffa, sic.!
Dopo altri tentativi di contestare l’evidenza, il titolare mi ha rimborsato i soldi solo del taglio (23€) trattenendo invece il compenso per la piega (20€).
Per tutte le fotografie che provano quanto scritto vedere la mia recensione su Google.
Lascio a chi legge le considerazioni del caso. Un consiglio..alla larga da qui!