Assumere hair stylist: cosa fare e cosa non fare

Riuscire a reclutare nuovi hair stylist è un passaggio estremamente delicato e impegnativo per chi gestisce un salone: l’utilizzo dei classici annunci di offerte di lavoro può essere certamente d’aiuto, ma non deve essere l’unico sistema per poter conoscere i migliori professionisti che andranno a completare lo staff, soprattutto quando si è alla ricerca di profili di alto livello.

Secondo Salon Today, uno dei siti di riferimento del settore beauty negli States:

“il futuro di ogni salone si basa sulla sua capacità di reclutare e formare i migliori talenti”.

Questo è possibile attuando delle strategie adeguate per ricercare personale altamente qualificato. Avere un brand forte e riconosciuto, ad esempio, potrebbe spingere i professionisti a proporsi spontaneamente, ma anche creare delle reti di conoscenze tra aspiranti operatori del settore aumenterà notevolmente le possibilità di trovare il profilo migliore rispetto alle esigenze dell’attività.

È importante, quindi, investire tempo e pazienza per poter effettuare la scelta giusta: oltre alla professionalità, infatti, un dipendente dovrà avere anche altre caratteristiche, essere in linea con la filosofia del salone ed essere in grado di poter operare in autonomia, anche quando il titolare è assente. 

In poche parole, dovrà essere presa in considerazione non solo la professionalità, ma anche la persona, la sua volontà di concorrere al raggiungimento degli obiettivi che l’attività si pone, senza perdere di vista la soddisfazione dei clienti e la qualità dei servizi.

Assumere un hair stylist avrà un impatto diretto sul salone e i servizi proposti: ecco perché è importante seguire alcuni consigli utili per rendere la ricerca più produttiva ed efficace.

Essere selettivi

Trovare un profilo adatto alle esigenze e agli obiettivi del proprio salone richiede un alto grado di selettività: l’hair stylist dovrà avere tutta una serie di caratteristiche chiave che lo renderanno perfetto per la posizione che dovrà ricoprire.

Ecco alcune delle peculiarità che potrebbero consentire al candidato di diventare un membro dello staff:

  • avere una vera passione per il mestiere. Non basta essere dei grandi lavoratori e degli stacanovisti: essere davvero appassionati permette di lavorare per ore limitando la fatica e lo stress e garantendo un’alta qualità della prestazione, con l’obiettivo di dare e offrire sempre il meglio ai propri clienti;
  • essere creativi e aperti: la personalità, la capacità di adattarsi alle esigenze della clientela e di consigliare nuove soluzioni deve essere un must per un parrucchiere. Non basta, però, essere consapevoli delle proprie capacità: un professionista, infatti, deve essere aperto a critiche, punti di vista differenti e voglia continua di crescere, in sinergia con gli altri membri dello staff e seguendo le direttive del titolare;
  • avere empatia: i parrucchieri vengono visti spesso dai clienti non soltanto come dei lavoratori che offrono un servizio, ma anche come dei veri e propri confidenti con cui discutere, parlare dei propri problemi e rilassarsi.
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È essenziale, quindi, essere in grado di entrare in contatto emotivamente e personalmente con le persone che arrivano in salone, riuscire a creare un rapporto di fiducia e conoscenza umana che potrà migliorare notevolmente la qualità dell’intera esperienza in salone;

  • essere comunicativi e positivi. Ascoltare e comprendere le richieste e lo stato d’animo dei clienti non basta: un professionista dev’essere in grado di consigliare, spiegare, proporre in modo chiaro e positivo le migliori soluzioni per uno specifico profilo, mantenendo comunque un’atmosfera positiva e di complicità con il cliente;
  • avere talento ed essere curiosi. Ogni titolare, ovviamente, vuole trovare il meglio per il proprio salone e per i clienti. Quindi uno degli aspetti da considerare è anche il talento del potenziale nuovo collaboratore. Il talento e la curiosità sono degli elementi fondamentali. Questo perchè, quando una cliente chiederà consigli o spiegazioni sui trattamenti o le tecniche stilistiche, l’hair stylist non riporterà le solite due informazioni che ormai sanno tutti, ma donerà preziosi consigli alle clienti attuando in questo modo (magari inconsapevolmente) dei meccanismi di fidelizzazione e rispetto reciproco con essi.
  • avere una preparazione tecnica precisa e obiettivi in linea con il salone. Se si è alla ricerca di un membro dello staff specializzato in un particolare trattamento, motivato a perseguire i traguardi della propria attività, essere selettivi è d’obbligo: solo così si riuscirà a restringere ulteriormente il campo di ricerca e mantenere il focus sui candidati migliori.
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Ad esempio, con le nuove tecniche di colorazione e le mode che stanno spopolando: dai pixel color, i balayage californiani oppure i pastel e metallic color, è fondamentale riuscire a trovare dei colorist competenti e specializzati in quelle specifiche tecniche di colorazione o decolorazione. Questo oltre ad aumentare il valore del proprio salone di bellezza permetterà di ampliare il target di clienti.

Rendere l’offerta di lavoro più interessante

Dare il giusto valore alla posizione lavorativa che si dovrà ricoprire è un passo importante per attrarre potenziali professionisti del settore: tuttavia non ci si dovrà soffermare solamente all’aspetto economico, seppur uno stipendio adeguato sia il primo passo per rendere la proposta lavorativa più attraente.

L’introduzione di benefits, di bonus aggiuntivi in base al lavoro svolto, di percorsi di formazione di alto livello o di altri vantaggi riservati ai dipendenti del salone motiveranno maggiormente il personale e incrementeranno la qualità dei servizi offerti.

Si dice spesso che per ottenere il meglio è necessario investire di più: un hair stylist per il proprio salone è un vero e proprio investimento e, proprio per questo motivo, incentivarlo avrà nel tempo un effetto positivo per l’intera attività, oltre che creare un rapporto di lavoro duraturo.

Creare dei percorsi di formazione o collaborare con scuole professionali

Diversi saloni puntano sulla creazione di corsi interni che possano offrire ad apprendisti e aspiranti hair stylist la possibilità di formarsi e lavorare fin da subito a contatto con i clienti, affidando il mestiere e le tecniche di lavoro. Avere un sistema di formazione e/o di apprendistato, inoltre, può permettere ai datori di lavoro di poter coltivare talenti già all’interno della propria attività, attraverso dei sistemi graduali di crescita professionale.

Non tutti i saloni, però, hanno la possibilità o il tempo di realizzare dei corsi propri: in questi casi potrebbe essere utile stringere delle relazioni con scuole e percorsi di formazione presenti nella propria città, così da poter conoscere da vicino i futuri professionisti del settore.

Conoscere il personale della scuola, parlare con gli stessi studenti, invitarli a partecipare ad eventi nel proprio salone o proporsi come formatori all’interno dei corsi sono alcune delle innumerevoli possibilità che le scuole per parrucchieri e hair styilist offrono: in questo modo aumenteranno le conoscenze nell’ambiente e, di conseguenza, anche la possibilità di trovare i candidati ideali.

Rafforzare il brand e la reputazione

Avere un salone apprezzato, autorevole e riconoscibile renderà la ricerca di nuovi talenti ancora più semplice: in questi casi, infatti, sono spesso gli stessi professionisti a presentarsi spontaneamente e a candidarsi come potenziali membri dello staff, anche nei periodi in cui non si è alla ricerca attiva di personale.

Trasformare la propria attività in un brand autorevole richiede notevole impegno, sia all’interno del salone che all’esterno: bisognerà investire in marketing, pubblicità, alta formazione e tempo per mettere in moto quel processo graduale che porterà al risultato. 

Generalmente sono necessari diversi anni per riuscire nell’intento di trasformare il salone in un brand riconosciuto: la costanza e la pazienza, quindi, sono essenziali se si vuole puntare a questo ambizioso traguardo.

Cercare nuovi dipendenti su tutti i canali a disposizione

Al giorno d’oggi non è sufficiente affiggere sulla vetrina del salone un cartello con scritto “Assumiamo personale”. Non basta neppure creare degli annunci di lavoro da pubblicare nei giornali locali, da apporre nelle bacheche delle scuole professionali o di altri negozi.

Certo, l’utilizzo dei canali tradizionali resta un buon sistema per il reclutamento, ma la ricerca potrebbe essere ancora più efficace con l’utilizzo di Internet.

La presenza e la visibilità online sono ormai un must per qualsiasi attività lavorativa: un salone non fa eccezione e, grazie alle potenzialità della Rete, è possibile estendere enormemente il raggio di ricerca di nuovi professionisti da reclutare nel proprio team a costi estremamente contenuti.

Il sito Internet e le pagine social (Facebook e Instagram in primis) sono degli ottimi spazi attraverso cui pubblicare offerte di lavoro e fare una prima conoscenza dei profili che hanno intenzione di candidarsi.

Creare dei siti Web interessanti e delle pagine social coinvolgenti, inoltre, renderà ancora più attraente l’attività e attirerà non soltanto nuovi clienti, ma anche professionisti interessati a collaborare e lavorare all’interno del salone. 

Aumentare la visibilità sui motori di ricerca, sui social network e su Internet in generale renderà più semplice la ricerca di personale qualificato e permetterà di ampliare maggiormente la rete di relazioni e conoscenze.

Non smettere mai di cercare

Ampliare le relazioni nel settore, come accennato in precedenza,  permetterà al titolare del salone di conoscere sempre nuove personalità e figure professionali: questo è un aspetto molto importante per valutare possibili collaborazioni e assunzioni a seconda delle priorità e delle esigenze che sopraggiungono. Un ricambio nello staff nel corso degli anni è da considerarsi fisiologico, soprattutto nei saloni di grandi dimensioni.

È possibile, inoltre, che nel tempo si abbia la voglia e la necessità di ampliare lo staff e/o di arricchirlo di nuove professionalità: ecco perché è importante non smettere mai di cercare, di estendere i propri contatti e di mantenere degli ottimi rapporti con enti e personalità chiave del settore, a livello locale o estendendo maggiormente la propria rete.

5 Errori da evitare

Oltre a capire come reclutare hair stylist nel proprio salone in modo intelligente ed efficace, mettendo in atto le strategie migliori per farlo, è altrettanto importante conoscere le cose da non fare per evitare di commettere degli errori in fase di selezione. Ecco i più comuni:

1. Non cercare solo quando si ha la necessità

La selezione del personale, come già accennato in precedenza, deve essere un processo continuo: un titolare non deve mai smettere di cercare, valutare, selezionare e incrementare il numero di potenziali candidati da prendere in considerazione.

Effettuare una ricerca solo quando si ha la necessità o l’urgenza di farlo è una strategia sbagliata e addirittura rischiosa: la scelta, infatti, potrebbe essere fortemente influenzata dalla fretta e non si sarebbe in grado di valutare correttamente i candidati.

2. Annuncio di lavoro troppo semplice e/o poco visibile

Creare un annuncio dettagliato e altamente professionale desterà sicuramente maggiore interesse tra hairstylist e parrucchieri più talentuosi e ambiziosi. Al contrario, un annuncio troppo semplice e generico avrà probabilmente l’effetto di catturare l’attenzione di molte più persone, ma con meno professionalità e poca motivazione.

3. Non organizzare adeguatamente i colloqui

Non è l’ideale spalmare i colloqui dei candidati interessati all’offerta di lavoro su più giorni: meglio concentrarli in un’unica giornata, scegliendo un numero predefinito di profili da valutare (almeno 10, o un numero maggiore a seconda delle richieste e delle necessità), in modo tale da poter avere subito un quadro completo e confrontare in modo più efficace i differenti profili.

4. Non offrire un periodo di prova sufficientemente lungo

La valutazione attraverso un colloquio di lavoro o semplicemente con una chiacchierata può essere rivelatrice per molti aspetti, ma non è assolutamente sufficiente. Inoltre, i candidati sono spesso portati a colpire positivamente durante la conversazione, soprattutto per quanto riguarda le esperienze precedenti e le conoscenze tecniche.

Un periodo di prova per vedere il candidato all’opera in salone è irrinunciabile per la scelta. Sono necessari almeno 15 giorni per avere una chiara idea del modo in cui il potenziale nuovo membro dello staff lavora e del suo rapporto con clienti e colleghi: dare meno di 2 settimane sarebbe inutile e si rivelerà una perdita di tempo, sia per il titolare che per il candidato.

5. Avere un’immagine poco attraente

Che cosa potrebbe spingere un hair stylist o un parrucchiere professionista a candidarsi? Un buon stipendio è la risposta più ovvia, ma non solo: un salone con un brand riconosciuto, un ambiente di lavoro altamente professionale, che offra servizi di qualità e altri vantaggi per i dipendenti, come ad esempio una formazione continua e altamente specializzata con i migliori coach internazionali, renderanno la proposta di lavoro molto più attraente.

Al contrario, un’immagine non curata e un’offerta mirata prevalentemente sugli aspetti contrattuali ed economici, senza alcuno spazio per la crescita, la creatività e la personalità, non riuscirà a calamitare l’attenzione dei professionisti di talento.

Simone Ferracci, hair stylist italiano di successo ed educatore, ha affermato in una recente intervista che il personale, prima di essere considerato tale, dev’essere considerato come un gruppo di risorse per il salone, non soltanto costi e manodopera, ma una vera propria squadra che punta ad un obiettivo.

“Il mestiere del titolare assomiglia per molti aspetti a quello di un allenatore. L’allenatore guida la sua squadra verso il successo. Con il talento si vincono le partite ma è con il lavoro di squadra che si vincono i campionati.”

Una frase che racchiude al meglio il senso di questa guida su come reclutare hair stylist in un salone.

Ecco perché è importante essere selettivi, sfruttare tutti i canali di comunicazione e accrescere la rete di conoscenze, offrire di più rispetto al solo stipendio, evitando di farsi prendere dalla fretta nella ricerca, di non mettere alla prova i candidati per un periodo sufficiente e di non curare adeguatamente l’immagine e la reputazione dell’attività.

Un nuovo membro dello staff arricchisce il salone di professionalità e creatività, ma può offrire ancora di più, mettendo a disposizione la propria personalità e il proprio stile nel lavoro e nel contatto dei clienti. Un hair stylist potrà così essere un profilo chiave per l’attività, diventando in molti casi un vero e proprio “brand ambassador”  del salone.

La qualità del team di un salone, infine, passa anche attraverso una gestione ottimale del lavoro e Treatwell Peo potrebbe essere lo strumento ideale: si tratta, infatti, di un gestionale per parrucchieri e centri estetici nato con lo scopo di organizzare ogni aspetto del lavoro degli operatori della bellezza in salone, dall’agenda degli appuntamenti alla creazione di promozioni per i clienti, dalla gestione del magazzino alla realizzazione di calendari dettagliati sui turni dello staff e sulle mansioni per ogni membro.

Inoltre, si può avere accesso a reports personalizzati per monitorare graficamente le performance dell salone e la produttività dei collaboratori, migliorando quegli aspetti che permetteranno di far crescere ulteriormente la propria attività.

È possibile richiedere una demo gratuita e valutare tutte le funzionalità del gestionale Treatwell Pro.